Il tema della transizione energetica è ogni giorno sempre più al centro del dibattito pubblico e l’idrogeno riveste un ruolo di primo piano nel raggiungimento dell’indipendenza energetica in Italia e nel mondo.
Come abbiamo anticipato nell’articolo sugli incentivi del PNRR per il passaggio all’idrogeno, il Governo italiano ha stanziato quasi 4 miliardi di euro per lo sviluppo della filiera nazionale di questo elemento chimico.
In particolare, la necessità di autosufficienza energetica, il calo dei costi delle energie rinnovabili e l’urgenza di ridurre le emissioni di gas serra portano a considerare sempre più interessanti le enormi potenzialità dell’idrogeno.
L’idrogeno ridisegna l’assetto relazionale tra gli Stati
Utilizzare l’idrogeno come vettore energetico permette di ridisegnare l’assetto relazionale fra Stati e popoli e sviluppare le condizioni per raggiungere l’autonomia energetica.
Ad oggi l’Italia è tra le prime nazioni europee per consumi e importazioni di energia, questo significa essere a rischio di continui rincari economici, ma non solo.
Dipendere energeticamente da un altro Stato, infatti, vuol dire anche non avere il controllo sulle fonti energetiche che alimentano il proprio Paese.
Questo argomento è emerso prepotentemente nell’ultimo periodo a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
La dipendenza dell’Europa dal gas naturale russo è una delle principali motivazioni per cui, a differenza degli Stati Uniti, i Paesi del vecchio continente hanno un atteggiamento cauto e accomodante nei confronti del Governo di Vladimir Putin.
Focalizzandoci sul nostro Paese, il Ministero della Transizione Ecologica ha comunicato che nel 2021 l’Italia ha consumato circa 73 miliardi di metri cubi di gas. Di questi, 29 miliardi (circa il 40% del nostro import di gas) proviene dalla Russia. Per cui, se il Governo russo decidesse di interrompere le forniture di gas, in risposta a un duro scontro politico o addirittura militare con l’Europa, l’Italia perderebbe quasi la metà delle sue importazioni.
Per questo è sempre più evidente la necessità di pensare a nuove strategie per l’approvvigionamento, la sostenibilità e l’autonomia energetica.
In generale, l’idrogeno rappresenta una risorsa straordinaria per l’autosufficienza energetica di una nazione e per ridurre le emissioni di CO₂ soprattutto in ambiti come:
- il trasporto
- le industrie
- il riscaldamento
Decarbonizzare i trasporti con soluzioni ad idrogeno
Utilizzare l’idrogeno come vettore energetico in ambito mobilità è la migliore soluzione di decarbonizzazione per i trasporti pesanti.
Grazie ad una densità di energia per unità di peso superiore a quella di qualunque altro combustibile, l’idrogeno consente di realizzare veicoli a Fuel Cell (FCEV) che garantiscono un’autonomia doppia rispetto a quella dei veicoli elettrici a batteria (BEV), e tempi di rifornimento simili a quelli dei tradizionali mezzi diesel.
Questo è tanto più vero per i veicoli pesanti, dove il volume ed il peso molto elevati delle batterie rende inopportuna la scelta dell’elettrico.
La soluzione ad idrogeno è quella più adatta per i lunghi percorsi e per il trasporto di carichi elevati.
L’utilizzo dell’idrogeno in ambito industriale
L’indipendenza energetica dell’Italia dal gas estero passa anche dall’utilizzo dell’idrogeno in ambito industriale.
L’idrogeno, infatti, può essere utilizzato per decarbonizzare i settori a più alta intensità di emissioni di CO₂.
Ad esempio, permette di integrare o sostituire l’uso di combustibili fossili per generare calore ad alte temperature e di ridurre le emissioni inquinanti.
Inoltre, l’idrogeno verde può essere impiegato in sostituzione di quello prodotto a partire dal gas naturale – idrogeno grigio – nei vari processi industriali che fanno uso diretto di questo elemento, con il risultato di eliminare le emissioni inquinanti alla produzione.
L’idrogeno come vettore energetico per il riscaldamento
L’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico per il riscaldamento rappresenta la soluzione per ridurre le emissioni nei consumi di energia termica, in particolare nelle regioni con un clima più freddo.
Ad oggi, infatti, buona parte del riscaldamento domestico in Italia è legato all’utilizzo di gas di origine fossile, con impatti ambientali rilevanti che l’idrogeno potrebbe azzerare.
Senza contare che, grazie alla possibilità di stoccaggio, l’idrogeno può essere conservato a lungo e riesce a garantire l’indipendenza energetica anche in luoghi remoti.
I prodotti Simplifhy come soluzione per l’indipendenza energetica
In questo contesto, noi di Simplifhy proponiamo una serie di prodotti, completamente personalizzabili, in grado di produrre idrogeno per mezzo dell’elettrolisi e conservarlo anche in zone remote.
In particolare, la nostra offerta include:
- HYPER-GEN, il sistema integrato per la produzione di energia elettrica che permette di utilizzare solo fonti rinnovabili e che garantisce l’indipendenza energetica in caso di cantieri remoti o non accessibili alla rete elettrica.
- H2-BASIC, il sistema integrato per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, ideale all’interno dei processi industriali di piccole e grandi aziende che già prevedono l’utilizzo di questo elemento.
- H2-OXY, il sistema integrato per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno che può essere utilizzato per migliorare l’efficienza produttiva ed energetica delle applicazioni, grazie al recupero dell’ossigeno generato nel processo di elettrolisi.
- H2-POWER, il sistema integrato per la produzione, lo stoccaggio, ed il successivo impiego dell’idrogeno per generare energia elettrica, che permette di conservare la propria produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili per lunghi periodi e aumentare l’indipendenza energetica.
Scopri di più sulle nostre soluzioni ad idrogeno customizzabili a seconda delle esigenze dell’impianto.
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